LOTTA GUIDATA E AMBIENTE
TRADIZIONALE - GUIDATA - INTEGRATA - BIOLOGICA - FITOFARMACI
  La lotta ai parassiti e alle malattie dell'olivo si compie oggi con diverse modalità:

- la lotta TRADIZIONALE a CALENDARIO, che prevede l'uso di prodotti chimici in fasi vegetative prestabilite considerate a rischio (prefioritura, maturazione delle olive ecc.) indipendentemente dalla presenza o meno del parassita e del suo grado di pericolosità;
- la lotta tradizionale viene sostituita, per un maggior rispetto dell'ambiente, da un tipo di lotta GUIDATA e INTEGRATA, (Reg. CEE 2078/92; DPR 290/2001), secondo la quale si interviene, con modalità diverse, al di sopra di una certa % di danno (es. 10% per la mosca delle olive) e comunque limita i quantitativi e gli interventi di concimazione e antiparassitari;
- oggi sta prendendo campo anche un tipo di azione ancora più rispettosa delle caratteristiche ambientali delle coltivazioni e del loro impatto sul territorio e sulla salute delle persone e degli animali, la LOTTA BIOLOGICA, (Reg.CEE 2092/91), che impiega prodotti ecocompatibili naturali e sfrutta antagonisti viventi naturali degli infestanti (es. bacillus thuringientis) o prodotti, ferormoni ormoni tosssine, come trappole o sostanze ad azione insetticida.
Questi ultimi due sistemi di lotta fanno parte di quella che viene chiamata AGRICOLTURA SOSTENIBILE, cioè a minore impatto ambientale, con minor grado di contaminazione, rispettosa degli ecosistemi.
    LOTTA TRADIZIONALE O A CALENDARIO AI PARASSITI DELL'OLIVO
 
INTERVENTI
prevede l'uso di prodotti chimici in fasi vegetative prestabilite considerate a rischio (prefioritura, maturazione delle olive ecc.) indipendentemente dalla presenza o meno del parassita e del suo grado di pericolosità; viene impiegata per esigenze produttive pressanti, spesso con ignoranza delle conseguenze sul prodotto e sull'ambiente.
Vengono impiegati soprattutto erbicidi e pesticidi, con numerosi interventi, a calendario, senza verificare la presenza dell'infestante.
Conseguenze: depauperamento della fertilità del terreno, spesso erosione, distruzione della flora microbica del terreno, contaminazione di ambiente e prodotto (oliva e olio), spargimento del principio attivo anche in altre matrici vegetali o alimentari vicine.
    LOTTA GUIDATA AI PARASSITI DELL'OLIVO (Reg. CEE 2078/92)
 
CONOSCENZE DI
PARTENZA
livello di infestazione (campionamenti delle olive e delle foglie)
ciclo di sviluppo del parassita (catture dei maschi con trappole a feromoni)
meccanismo d'azione dei fitofarmaci (efficacia sulle uova, sulle forme giovanili o sugli adulti)
rilevamento ed elaborazione dei parametri climatici (temperatura, umidità, etc.) favorevoli o meno allo sviluppo dell'insetto dannoso.
 
INTERVENTI
L'intervento chimico è previsto solo quando il grado di infezione supera una certa percentuale (superamento della soglia di convenienza economica), ovvero quando i costi delle irrorazioni sono inferiori al valore della produzione che altrimenti verrebbe perduta.
La scelta del prodotto deve tener conto delle sue proprietà di azione, tossicità, selettività, residui sul prodotto e loro tempo di permanenza; si usa il prodotto più efficace e con minore impatto ambientale, scegliendo il momento più idoneo per intervenire.
 
LOTTA INTEGRATA (o AGRONOMICA) AI PARASSITI DELL'OLIVO (DPR 290/2001)
CONOSCENZE DI
PARTENZA
scelta di varietà colturali resistenti per i nuovi impianti
forme di allevamento, sistemazione e lavorazione del terreno e della pianta, secondo una buona pratica agricola, come arieggiamento della chioma, potatura e eliminazione delle parti infette
fitofarmaci selettivi
favorire la presenza di insetti antagonisti naturali
scelta del periodo di raccolta
rilevamento ed elaborazione dei parametri climatici (temperatura, umidità, etc.) favorevoli o meno allo sviluppo dell'insetto dannoso.
 
INTERVENTI

SCHEDE LOTTA INTEGRATA
La lotta integrata, è basata sugli stessi elementi della lotta guidata ed è integrata da interventi che ostacolano lo sviluppo dell'insetto, nel rispetto di tutte le norme ecologiche tossicologiche economiche; essa consiste in una applicazione razionale di un complesso di misure biologiche, biotecnologiche, chimiche, colturali o di selezione vegetale, con i quali si limita al minimo indispensabile l'impiego di prodotti fitosanitari contenenti sostanze chimiche, per mantenere i parassiti a livelli inferiori a quelli che provocano danni o perdite economicamente accettabili.
Per determinare la giusta epoca del trattamento antiparassitario e il prodotto più idoneo da usare, così da colpire eventualmente più parassiti con la stessa irrorazione, è opportuno ricorrere all'ausilio del tecnico specializzato.
 
CATTURA MASSALE

Per il contenimento degli attacchi della mosca delle olive, con tecnica a basso impatto ambientale, si fa uso di trappole opportune.
Queste trappole, circa una ogni due piante, fatte di materiale sintetico, contengono all'interno un attrattore alimentare (bicarbonato di ammonio, che per riscaldamento naturale sviluppa ammoniaca); all'esterno contengono un insetticida (piretroidi) che le impregnano, stabile e non dilavabile; contengono anche un attrattore sessuale (feromone) di tipo diverso se si intende catturare maschi o femmine.
LOTTA BIOLOGICA AI PARASSITI DELL'OLIVO (Reg.CEE 2092/91)
 
CONOSCENZE DI
PARTENZA
conoscenza delle specie ausiliarie; individuazione di predatori e parassiti da lanciare nell'ambiente
uso di microrganismi ad azione insetticida
pratiche agronomiche idonee
uso razionale e limitato di fitofarmaci, uso di prodotti a basso impatto ambientale di tipo naturale (non sintetico, sostanze naturali di origine vegetale o minerale)
scelta del periodo di raccolta
 
INTERVENTI
La lotta deve essere compiuta con l'ausilio di tecnici specializzati, con l'uso dei prodotti consentiti dall'agricoltura biologica:
organismi antagonisti dei parassiti;
sostanze concimi naturali di origine vegetale o minerale (letame, deiezioni da allevamenti biologici);
impiego di farmaci naturali organici o inorganici (sali di rame), di antagonisti naturali del parassita.
 

tavola degli infestanti dell'olivo


trappole
 
Parassiti Principali: Mosca dell'olivo (Dacus oleae) Tignola dell'olivo (Prayis oleae) Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae) Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina) Cicloconio (Spilocaea oleagina)
Parassiti Secondari: Oziorrinco (Otiorrhyncus cribricollis) Fleotribo (Phleotribus scarabeoides) Fumaggine Margaronia (Palpita unionalis) Rogna (Pseudomonas savastonoi) Cotonello (Euphyllyra olivina) Carie (Phellinus, Fomes, Stereum, Coriolus, etc.)
 

INFESTAZIONE E PROPRIETA'
 
PESTICIDI E FITOFARMACI/FITOSANITARI
ANALISI dei fitosanitari
 
Pesticidi e fitofarmaci rappresentano un sensibile e delicato campo dell'agricoltura italiana: i problemi sono di conoscere con precisione da chi vengono prodotte queste sostanze, dove vengono formulate, come e quanto sono impiegate, quale azione possono svolgere e su quali specie, come effettivamente vengono effettuati (e se sono sufficientemente metodici) i controlli analitici sui residui che si trovano sulla frutta e sulla verdura; al riguardo occorre notare che risultano disponibili statistiche annuali e indagini specifiche sia nazionali che regionali, messe a disposizione dall'ARPAT .
I fitofarmaci sono sostanze che, intervenendo nel ciclo biologico di un vegetale, apportano modificazioni alla produzione o agiscono come farmaci per la cura di alcune malattie. I pesticidi inibiscono o uccidono organismi dannosi, quindi sono veleni: è la loro funzione specifica.
Questi prodotti sono composti chimici studiati per debellare la "peste" dei campi, gli insetti parassiti, le muffe e le malerbe infestanti. Sono composti molto diversi, che vanno da estratti di piante come il piretro, a sali e olii minerali, fino ai più sofisticati composti organici, quelli le cui interazioni con l'ambiente e col corpo umano sono ancora poco conosciuti. Essi possono essere assorbiti per inalazione, per contatto cutaneo, o attraverso l'apparato digerente.

Sulla base della tossicità acuta, queste sostanze vengono catalogate in vario modo:
- secondo un vecchi criterio (DPR 1255/68), in quattro classi tossicologiche, dalla prima, che comprende le sostanze il cui uso può causare un'intossicazione mortale, e via via scendendo, intossicazione grave, intossicazione lieve, fino ai "rischo trascurabili" della quarta classe. La tossicità acuta è calcolata sul parametro detto "dose letale 50", o più comunemente DL50, che corrisponde alla quantità di sostanza sufficiente a provocare la morte del 50% degli animali da laboratorio che l'hanno assorbita;
- la nuova classificazione con il D. Lgs 194/95 avviene in questo modo:
a) prodotti molto tossici o tossici, ex 1° classe tossicologica, simbolo teschio di colore nero con ossa incrociate su sfondo arancio e la scritta MOLTO TOSSICO o TOSSICO,
b) prodotti nocivi, ex 2° classe tossicologica, simbolo croce di S. Andrea su sfondo arancio e la scritta NOCIVO,
c) altri preparati (o preparati pericolosi) ex 3° e 4° classe tossicologica, nessun simbolo di rischio unico, ma riportano in etichetta simboli che indicano il rischio maggiore a seconda del prodotto (es. infiammabile, irritante, comburente, corrosivo ecc.).
Per i prodotti rientranti nei primi due punti (molto tossici, tossici e nocivi) è richiesta un'autorizzazione apposita sia per il venditore che per l'utilizzatore. Non credo inoltre che sia corretto dire che non si sa nulla sulla vendita e sull'utilizzo dei fitofarmaci, a proposito
Purtroppo l'uso sempre più massiccio di queste sostanze sembra esere diventato una necessità, una condizione a cui sembra non si possa rinunciare: il 47% di tutto il mercato è assorbito dalle colture di vite, alberi da frutta e orticola, con una intensità di utilizzo dei fitofarmaci che si avvicina al 100% dei casi. Al sud le regioni a più alto consumo sono la Puglia (cereali, olivocoltura), la Sicilia (agrumi) e la Campania (orticoltura, frutticoltura, agrumicoltura).