Decanter
 

FUNZIONAMENTO


A: coclea
B:tamburo
C:carter

Le olive, una volta frante e trasformate in pasta, arrivano al separatore centrifugo ad asse orizzontale, il decanter. Questi permette di separare tra loro le tre fasi presenti nella pasta, olio acqua sansa, con diverso peso specifico, per mezzo della forza centrifuga (3600 rpm tamburo, 3600 - 11 rpm coclea).La macchina è di forma troncoconica cilindrica, con una coclea interna a vite sensa fine (responsabile della spinta della sansa verso l'uscita ) e coassiale con un tamburo esterno e un carter che racchiude il tutto; la parte conica migliora la separazione del solido dal liquido, la parte cilindrica permette la separazione dell'olio dall'acqua, all'estremità, con un sistema a labirinto e sifone.
All'estremità opposta all'introduzione di pasta e acqua c'è il motore, con un sistema di collegamento a coclea e tamburo, e un regolatore di giri differenziale che permette di intervenire sul grado di separazione e sui tempi di ritenzione della pasta all'interno dell'apparecchiatura, a seconda del tipo di olive e di pasta lavorate.
Il mosto oleoso, in uscita dal decanter, viene pompato all’interno di un separatore centrifugo che provvede a completare la separazione dell’olio dalle acque di vegetazione (A.V.)
Durante il funzionamento viene aggiunta acqua (10/20%), con rapporti pasta/
acqua da 1/0,7 a 1/1,2, per abbassare la viscosità della pasta e favorire la separazione, anche se dilava i composti idrosolubili.
Esistono tre tipi diversi di decanter: 1)a tre uscite; 2)a due uscite; 3)a tre uscite A.R.A.; il decanter spesso è erroneamente detto a 2 o 3 fasi: questo è un errore perché il decanter, che sia a 2 o 3 uscite, lavora comunque una pasta composta da tre fasi (acqua, sansa e olio).

A TRE USCITE
o tradizionale

Tre uscite tradizionale: viene aggiunta acqua, fino al 50% in peso della pasta entrante, per permettere una separazione più completa dell'olio dalla pasta. Essendo due le uscite liquide, sono necessarie due centrifughe per recuperare la massima quantità di olio. Le uscite sono: sanse 55-57 kg/100 kg di olive, con umidità della sansa 48-54%, olio, e acqua di vegetazione 80-100 kg/100 kg di olive.

A DUE USCITE


Il decanter a due uscite prevede la separazione delle tre fasi componenti la pasta attraverso due sole uscite, sanse umide e mosto olio.
Il processo prevede che non vi sia acqua libera all'interno della macchina (in tal caso si scaricherebbero acqua e olio mescolati) e prevede la riduzione della viscosità quanto più possibile per migliorare il processo di separazione dell'olio tramite il prolungamento del tempo di gramolazione e l'aggiunta di acqua in gramola in quantità del 10% rispetto alla quantità di colloidi presenti. Bisogna inoltre avere l'accortezza di regolare i giri differenziali a -18/20 rpm,
per poter regolare i1 tempo di permanenza della pasta dentro il decanter. Infatti l'olio si separa dalla pasta prima dell'acqua, quindi aumentando la velocità di rotazione della coclea si può eliminare l'acqua con la sansa, di conseguenza si ottiene olio con meno acqua. Una diminuzione della portata di pasta senza una corrispondente diminuzione dei giri differenziali porta a perdita di olio nella sansa. Dato che in questo tipo di decanter l'olio esce mescolato a poca acqua, si deve inviare la miscela a una sola centrifuga verticale che provvederà a separare le due fasi e recuperare l'olio.
Gli svantaggi rispetto al 3 uscite sono: sanse molto umide uscenti, di difficile lavorazione
e meno degradabile dal terreno; capacità ridotta del 10-25 %; decanter meno stabile con difficoltà di controllo del rendimento di estrazione; olio più amaro.
Vantaggio è la ridottissima quantità di acque reflue.
Nel due fasi tradizionale l'acqua aggiunta è 0-10%; le uscite sono sanse 75-80 kg/100 kg di olive (con umidità del 58-65% e con 10-14% di olio), olio (che contiene dal 5 al 15% di acqua con solidi in sospensione), e nessuna produzione di A.V.

A TRE USCITE A.R.A.
Il decanter a tre uscite A.R.A.(a risparmio d'acqua) prevede l'uscita di sanse olio e acque, ma si attua un risparmio sull'acqua di processo (e quindi un notevole risparmio sui costi di smaltimento delle acque reflue). Questo è possibile grazie a diversi accorgimenti di cui si deve occupare l'operatore. Può lavorare con un'aggiunta di acqua, direttamente nel decanter, del 10-20% in peso rispetto al peso di olive trattate, e in casi particolari anche con nessuna aggiunta di acqua esterna, (tanti più colloidi sono presenti nella pasta di olive, tanta più acqua si deve aggiungere per disgregarli). L'aggiunta dell'acqua permette anche un controllo del sapore amaro dell'olio: meno acqua, più amaro. Il controllo della velocità della coclea in base al tipo di pasta, nel decanter a 3 uscite, permette di ottenere la resa maggiore sfruttando l'effetto centrifugo al meglio.
Le uscite sono: sanse 56-60 kg/100 kg di olive (con umidità del 50-55% e con 8-12% di olio), olio (che contiene il 2-5% di acqua con solidi in sospensione), e acque di vegetazione 33-35 kg/100 kg di olive (con il 10-15% di solidi in sospensione e tracce di olio).
CONFRONTI
TRA SISTEMA A DUE
E TRE USCITE
a) il due uscite è un sistema non molto stabile: a seconda del tipo di olive lavorate varia il tempo di permanenza della pasta nella macchina, con possibilità di perdite d'olio nella sansa; ha buona resa ma qualità inferiore
b) il tre uscite è un sistema molto stabile: a seconda delle olive trattate, e quindi della pasta, basta regolare i giri della macchina col controllo della velocità differenziale della coclea (a seconda della viscosità della pasta, controllo della coppia resistente della coclea - brevetto Alfa Laval), lasciando inalterati i controlli di portata della pompa pasta e di quella dell'acqua aggiunta. La qualità viene assicurata con un controllo ottimale della separazione.
CONFRONTO COL SISTEMA TRADIZIONALE A PRESSA
BILANCI DI MATERIA DEL DECANTER
VANTAGGI
1) limitato ingombro della macchina;
2) funzionamento continuo: minori tempi di lavorazione (oltre 500 quintali di olive/giorno per macchina, da 5 a 40 q.li/h di pasta lavorata), con notevole riduzione di manodopera;
3) migliore possibilità di pulizia del macchinario, con lavaggio programmabile in automatico, che evita rischi di inquinamento tra una partita di olive e l’altra;
4) olio quindi di migliore qualità;
SVANTAGGI
1) alto costo, spese elevate di energia elettrica;
2) elevato consumo di acqua, con formazione o di sanse molto umide o di notevoli quantità di acque di vegetazione, o acque residue, da smaltire;
3) necessità di tempi di gramolazione più elevati, con rischi di ossidazione e degradazione della pasta, e uso nelle gramole di acqua relativamente calda (diminuzione di antiossidanti);
4) a causa delle forti abrasioni causate dai frammenti legnosi e dei noccioli, sulla coclea dell'estrattore centrifugo, si deve ogni 2-3 stagioni, ridurre il carico di produzione se non si vogliono subire ingenti perdite di prodotto; necessario sostituire il macchinario ogni 6-8 campagne, fattori che alzano di gran lunga il costo di questo sistema di estrazione rispetto al tradizionale.
SVILUPPI
della tecnologia
Recenti studi hanno evidenziato i danni derivati dall'aggiunta di acqua nel processo, per la perdita di parte di polifenoli (antiossidanti) solubilizzati e dispersi dall'azione del decanter, insieme ad altre sostanze che danno il sapore, il gusto e la fragranza dell'olio prodotto.

Alfa Laval SpA
Il decanter a tre uscite A.R.A.(a risparmio d'acqua) è una delle risposte a questi inconvenienti.

Officine Meccaniche Toscane SpA
Una Ditta ha sviluppato un decanter a due zone in grado di fare a meno della centrifugazione finale: la macchina decanter della OMT del tipo Euro X15 D.E è l’unico estrattore centrifugo che non necessita di separatori finali centrifughi verticali.
Questo grazie al rinnovato ed esclusivo disegno della coclea e del sistema di prelievo dell’olio. L’olio in uscita, infatti, è perfettamente pulito e privo di ogni impurità e nell’acqua di vegetazione non vi è traccia di olio. I decanter serie EURO sono dotati di un nuovo e brevettato sistema di prelievo dell’olio mediante una “pompa centripeta” che ne permette un “prelievo dolce” ed una fuoriuscita senza sbattimenti, con un conseguente miglioramento qualitativo. Altra caratteristica è la “doppia estrazione” che si realizza quando la fase solida (sansa) si avvicina verso lo scarico. Attraverso un sistema (brevettato) di rotazione inversa, questa viene convogliata verso il centro del tamburo (seconda camera di separazione) dove subisce un’ulteriore espansione con conseguente seconda estrazione. Attraverso questo sistema si riesce a recuperare una percentuale di olio che oscilla tra 1 - 1,8 %.
Risulta chiaro che eliminando una macchina, come il separatore, dal processo il prodotto finale risulti qualitativamente superiore. Questo si traduce in un maggior contenuto in tutti quei composti che rendono qualitativamente elevato un olio e gli consentono di mantenere inalterate nel tempo tutte le sue caratteristiche.
FOTO
 
< DECANTER A TRE USCITE
DECANTER A DUE USCITE >
ANIMAZIONE dei DECANTER
ALFA-LAVAL

DECANTER RAPANELLI

DECANTER PIERALISI

DECANTER OMT SERIE EURO (a tre uscite)
- PRODUZIONE DI OLIO SENZA CENTRIFUGA VERTICALE
- HA DOPPIA ESTRAZIONE INTERNA SULLA FASE SOLIDA

- NELL'ACQUA DI VEGETAZIONE SI HA ASSENZA D'OLIO

uscita olio

dal decanter

DUE DELLE TRE USCITE - DECANTER ALFA-LAVAL

ANIMAZIONE SISTEMA DI REGOLAZIONE
GIRI DEL DECANTER

DECANTER A DUE USCITE - DITTA PIERALISI
FRANTOIO MONTALBANO (Vinci)